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Il resto della notte
La moglie di un industriale di provincia, Silvana, sofferente da tempo
di disturbi nervosi, si convince che la giovane domestica rumena,
Maria, sia responsabile della sparizione di alcuni oggetti preziosi
nella propria casa. Senza alcuna prova, contro la volontà del marito
Giovanni e soprattutto della giovane figlia Anna, la donna decide di
licenziare su due piedi la giovane. Maria, dopo un inutile e disperato
vagabondare, decide di tornare in casa del suo ex fidanzato, Ionut:
l’uomo è da poco uscito di galera e ora condivide un poverissimo
appartamento di ringhiera col fratello minore adolescente Victor.
Regia: Francesco Munzi - Con: Aurélien Recoing, Laura Vasiliu, Sandra Ceccarelli, Stefano Cassetti, Valentina Cervi
- Anno: 2008
Sfida senza regole

"...Alla faccia delle rughe che lo segnano, l´attore [Al Pacino] interpreta il detective Rooster con ottima immedesimazione, conferendogli una vivacità ambigua, volta a volta rassicurante oppure allarmante..." - Roberto Nepoti (La Repubblica).
Regia: Jon Avnet - Con: 50 Cent, Al Pacino, Carla Gugino, Donnie Wahlberg, John Leguizamo, Robert De Niro - Anno: 2008
State of play

Regia di Kevin Macdonald, con Russel Crowe, Ben Affleck, Rachel McAdams, anno: 2008
La Strada di Levi

Regia: Davide Ferrario - Anno: 2006
La terra degli uomini rossi
Nel
Mato Grosso – Brasile gli indios sono costretti a vivere in un regime
di semi schiavitù nei confronti dei fazendeiro lavorando nei loro campi
di canna da zucchero. Molti di questi arrivano a suicidarsi. Ma è
l’ultimo caso di suicidio a scatenare la rivolta di un gruppo di
Guarani – Kaiowà che, guidati da un leader, Nadio, e da uno sciamano,
si accampano ai confini di una proprietà per reclamare la restituzione
delle terre.
"Bechis denuncia la condizione cui il Brasile e le multinazionali
condannano ciò che resta degli originari del Mato Grosso ma con il
respiro di un romanzo", Paolo D'Agostini - La Repubblica.
Regia: Marco Bechis - Con: Abrísio da Silva Pedro
, Alicélia Batista Cabreira, Chiara Caselli, Claudio Santamaria
, Matheus Nachtergaele
- Anno: 2008
The reader
Germania del dopoguerra. L'adolescente Michael Berg si sente male e
viene aiutato ad arrivare a casa da Hanna, un'estranea che ha il doppio
dei suoi anni. Michael si riprende dalla scarlattina e cerca Hanna per
ringraziarla. Così, i due rapidamente rimangono coinvolti in una
relazione segreta e appassionata. Nonostante il loro rapporto, un
giorno Hanna scompare misteriosamente, lasciando Michael confuso e
addolorato. Otto anni più tardi, mentre Michael è uno studente di legge
che osserva i processi per i crimini di guerra nazisti, è sconvolto nel
veder tornare Hanna nella sua vita, questa volta come imputata in
tribunale. Mentre il passato della donna viene rivelato, Michael scopre
un segreto importante che avrà un forte impatto sulle loro vite.
"...Kate Winslet è assolutamente meravigliosa..." Liette Tornabuoni (L'espresso).
"...Senza arrivare a facili assoluzioni o, peggio, giustificazioni, il film
affronta così il tema del passato come condanna sfruttando la
straordinaria forza emotiva degli attori - tutti davvero bravissimi -
per costringere ogni spettatore a fare i conti con i propri passati.
Senza lanciare facili accuse ma anche senza evitare le domande più
scabrose..." Paolo Mereghetti (Il Corriere della Sera).
Regia: Stephen Daldry, con: David Kross - Jeanette Hain - Kate Winslet - Ralph Fiennes, anno: 2008
Ti amerò sempre
Juliette viene rilasciata dopo aver trascorso quindici anni in carcere,
durante i quali non ha avuto alcun rapporto con la sua famiglia. Al
momento del ritorno in libertà la sorella più giovane di Juliette, Léa,
decide di aiutarla e di accoglierla in casa sua, con il marito e le
loro due figlie adottive.
"...il film è un magnifico esempio di cinema europeo, con azione interiore,
molto francese, analisi psicologica molto raffinata e sofferente ma
anche con due sorprese... Philippe Claudel vuole omaggiare la forza delle donne nel
rimettere a posto i pezzi di vita, loro e altrui. Una straordinaria
Kristin Scott Thomas..." Maurizio Porro (Il Corriere della Sera).
Regia: Philippe Claudel, con: Elsa Zylberstein - Kristin Scott-Thomas - Laurent Grevill - Serge Hazanavicius, anno: 2008
Tiffany e i tre briganti
Tratto
dal racconto di Tomi Ungerer, racconta le vicende di tre spietati
briganti dai lunghi mantelli e dai cappellacci neri che, armati fino ai
denti, depredano carrozze accumulando
immense ricchezze. Un giorno incappano in un'orfanella di nome Tiffany
che a
bordo di una carrozza, nel buio della notte, si sta dirigendo in un
orfanotrofio tra i monti dove la direttrice, la
Maestra Cattiva, costringe i poveri orfani a lavorare come schiavi
nella piantagione di barbabietole. Pur di non finire in orfanotrofio decide di farsi rapire dai tre manigoldi.
"...splendida grafica e i colori incantevoli di questo affascinante cartoon..." - Maurizio Porro (Il Corriere della Sera).
"...Nell’incantevole smalto fiabesco dei disegni di Ungerer, la storia
dell’orfanella Tiffany che, pur di non finire all’ istituto, si fa
rapire da tre manigoldi è una delizia di umorismo e finezza; e un
appuntamento che i piccini non dovrebbero mancare..." - Alessandra Levatesi (La Stampa).
Regia: Hayo Freitag - Anno: 2007
Tris di Donne e Abiti Nuziali
Franco Campanella è un pensionato sulla cinquantina, padre affettuoso di Luisa e Giovanni, marito innamorato di Josephine, che ha conosciuto giovanissima durante un viaggio in Germania e senza esitazione, nel giro di poche settimane, ha sposato. Franco, soprattutto, è un giocatore. Gioca a poker e ai cavalli, alla roulette e a “zecchinetta” nei luoghi più oscuri di Napoli, al lotto e alla tris. Finora è sempre riuscito a mantenere un equilibrio, seppure precario, tra la sua vita pubblica e quella di giocatore. Ora però si avvicina una scadenza importante: il matrimonio dell'adorata figlia Luisa con il fidanzato di lunga data, Fabrizio. Per i Campanella, e in particolare Josephine, il matrimonio di Luisa deve essere un giorno perfetto, il giorno del loro riscatto sociale dopo le mille tribolazioni create da Franco.
CRITICA
È qualcosa di aristocraticamente, ricercatamente demodé nel trascorrere
di Castellitto da Veronesi a Rivette, per dire i due estremi. Sempre
con l'aria di chi, senza lasciarsi troppo toccare da quanto si dice
intorno, è certo di rimanere se stesso tanto nel concedersi alla
commedia popolare quanto nel lusso di abbeverarsi alla fonte di un guru
del minoritarismo. Con Terracciano continua il suo eclettico percorso
di neo-Mastroianni: plasmabilissimo ma al fondo arcisicuro di sé.
Disegnando, in un film che ha i suoi difetti ma che sa anche
conquistare un tono particolare e che ritrae Napoli secondo
un'angolazione inusuale, un bel personaggio di giocatore dalla
vocazione inesorabilmente perdente. Di marito e padre indegno, ma non
pentito di aver consacrato la vita alla propria più autentica
inclinazione. E non tanto privo di dignità da non trovare un modo -
imprevedibile - di riscattarsi. Paolo D'Agostini (La Repubblica)
Regia: Vincenzo Terracciano, Con:
Iaia Forte
- Martina Gedeck
- Paolo Briguglia
- Raffaella Rea
- Sergio Castellitto, Anno: 2009
Two lovers
New York. Leonard non sa se seguire il proprio destino e sposare
Sandra, la donna che i suoi genitori hanno scelto per lui, o ribellarsi
e ascoltare i sentimenti che prova per la sua nuova vicina di casa, la
bella e volubile Michelle, di cui si è perdutamente innamorato.
Combattuto tra ragione e istinto, dovrà compiere la scelta più difficile...
Regia di James Gray, con Gwyneth Paltrow, Joaquin Phoenix, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini, anno: 2008
Il vento fa il suo giro
"Il film italiano sorpresa del 2007, opera prima di Giorgio Diritti, allievo non a caso di Olmi, è un
bellissimo poema in forma di poesia sulla necessità della solidarietà" (Maurizio Porro - Corriere della Sera).
A Chersogno, piccolo villaggio delle Alpi Occitane, si trasferisce un
pastore francese con la moglie, due figlie e le sue capre. Gli abitanti
del villaggio, dopo una generosa accoglienza cominciano a sentire
scomoda la presenza del nuovo arrivato. Gelosia e incomprensione
prendono il sopravvento e la convivenza diventa sempre più difficile
Regia: Giorgio Diritti - Con: Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti, Thierry Toscan - Anno: 2007
Verso l'Eden
Come nell'Odissea, è nel mar Egeo che ha inizio l'avventura di Elias,
il nostro eroe senza leggenda.
Sullo stesso mare, sotto lo stesso sole e lo stesso cielo che all'alba
della civilizzazione.
Dopo numerose peripezie, tra le quali un passaggio in paradiso e un
breve soggiorno all'inferno, la sua epopea finisce magicamente a
Parigi. Parigi, che ogni viaggiatore vede brillare nel più profondo dei
suoi sogni nel suo sonno incerto.
"...Paladino da sempre di un cinema umanista e votato alle cause giuste,
Costa-Gavras ha avuto una buona idea: raccontare le tribolazioni
dell´immigrazione clandestina dal punto di vista di un immigrato..." Roberto Nepoti (La Repubblica).
"...Verso l'Eden è una fiaba girata nello stile delle comiche del muto. E
come tutte le fiabe dice cose profonde e poetiche sulla realtà..." Alberto Crespi (L'Unità).
Regia: Costa-Gavras - Con: Anny Duperey - Eric Caravaca - Juliane Koelhler - Riccardo Scamarcio - Ulrich Tukur - Anno: 2009
Vicky Cristina Barcelona
Un
pittore spagnolo, Juan Antonio, conosce due turiste americane, Vicky
e Cristina. La prima è una ragazza tranquilla in procinto di sposarsi,
la seconda in cerca di avventure sessuali. Entrambe finiranno nel suo
letto e se, a un cero punto, Vicky esec di scena, Cristina inizierà a
fare copia fissa col pittore. La loro relazione manderà
però su tutte le furie l'ex fidanzata del pittore, Maria Elena.
Ognuno dei protagonisti ha una diversa concezione dell’amore che mai è
inquadrabile e definibile oggettivamente e la regia, firmata Woody
Allen, ha saputo amalgamare amore “sessualmente avventuroso”, amore
tragico e amore romantico.
"...Una bella commedia leggera, ellittica, svelta, sull’incostanza dei sentimenti e le pluralità dell’amore..." - Lietta Tornabuoni
(La Stampa).
"...Bardem è forse l'asso nella manica del film, ma la Cruz, isterica
nevrotica, fragile, non è mai stata così brava in un film americano,
tanto che i paragoni con Anna Magnani si sono sprecati..." - Alessandra De Luca (Ciak).
Regia: Woody Allen - Con: Javier Bardem, Penelope Cruz, Rebecca Hall, Scarlett Johansson - Anno: 2008
VINCERE
Nella vita di
Mussolini c’è uno scandalo segreto: una moglie e un figlio - concepito,
riconosciuto e poi negato. Questo segreto ha un nome: Ida Dalser. Una
donna che grida la sua verità fino alla fine, nonostante il disegno del
regime di distruggere ogni traccia che la colleghi al Duce.
Per il regime Ida Dalser è una minaccia, una donna da rinchiudere in un
ospedale psichiatrico - lontano dal figlio, dalla famiglia, dalla gente
- dove tuttavia, incapace di sbiadire nell’ombra e forse salvarsi,
continua a rivendicare il suo ruolo di moglie legittima del Duce e
madre del suo primo figlio maschio Benito Albino Mussolini. Le loro due
esistenze sono state cancellate dal mondo e dalla memoria. Una pagina
oscura che la storiografia ufficiale non racconta.
Benito Mussolini è alla direzione dell’Avanti! quando incontra Ida
Dalser a Milano. Antimonarchico e anticlericale Mussolini è un ardente
agitatore socialista impegnato a guidare le folle verso un futuro di
emancipazione sociale. In realtà la Dalser lo aveva già fuggevolmente
incontrato a Trento e ne era rimasta folgorata.
Ida crede fortemente nelle sue idee: Mussolini è il suo eroe. Per lui,
per finanziare la fondazione del Popolo d’Italia, il giornale che
diventerà il nucleo del futuro Partito Fascista, vende tutto:
appartamento, salone di bellezza, mobilio, gioielli.
Allo scoppio della guerra Benito Mussolini si arruola e scompare dalla
vita della donna. Ida lo rivedrà in un ospedale militare, immobilizzato
e accudito da Rachele, appena sposata con rito civile. Furente si
scaglia contro la rivale rivendicando di essere lei la vera moglie, di
avergli dato un figlio, ma viene allontanata a forza.
Ida è una donna dalle reazioni esplosive, incapace di accettare
compromessi...
Regia: Marco Bellocchio, Con Filipo Timi, Giovanna Mezzogiorno, Fausto Russo Alesi, Anno: 2008.
WALL-E
Cosa
potrebbe succedere se il genere umano dovesse abbandonare il pianete e
dimenticarsi di spegnere l'ultimo robot? Wall-E (il suo nome è
l´acronimo di Waste Allocation Load Lifter
Earth-Class: come dire spazzino) passa il tempo a confezionare ecoballe
su una Terra devastata dalle polluzioni e abbandonata dagli umani:
unico suo hobby è raccogliere reperti archeologici come il cubo di
Rubik, un
vecchio musical, un accendino. Un giorno sbarca sulla
Terra Eve (Extra-Terrestrial Vegetation Evaluator), robottina alla
ricerca di un germoglio di pianticella da cui potrebbe partire una
nuova colonizzazione del pianeta. Per il romantico spazzino è il colpo
di fulmine, ma un'astronave viene a recupearla e lui decide di seguirla
nello spazio. L´astronave è una specie di Eden popolato di
esseri umani obesi che vegetano sotto il controllo di un Grande
Fratello e i robot dovranno guidare la lotta di liberazione.
"...Bellissimo film d'animazione della Pixar, con un robot protagonista
significativo e simbolico come fu a suo tempo Topolino. Sulla Terra
ormai sepolta da montagne di rifiuti, Wall-E, rimasto acceso, prosegue
il suo lavoro di compattatore d'immondizie e s'innamora. Tra
meraviglia, filosofia e alta sapienza tecnologica, un film
intelligente, un eroe intraprendente e idealista..." - Lietta Tornabuoni (L'Espresso).
Regia: Andrew Stanton; Anno: 2008
WELCOME
TRAMA
Il giovane iracheno Bilal attraversa l'Europa da clandestino nella
speranza di raggiungere la sua ragazza da poco emigrata in Gran
Bretagna. Arrivato nel nord della Francia, diventa amico di Simon, un
istruttore di nuoto, con cui inizia ad allenarsi per un obiettivo
apparentemente irrealizzabile: attraversare la Manica a nuoto per
ritrovare il proprio amore.
CRITICA
Benvenuto Welcome. Arriva in Italia un film terribilmente bello,
vincitore a Berlino, campione d'incassi in Francia, dove ha influenzato
il dibattito politico sull'immigrazione clandestina. È difficile che da
noi provochi le stesse conseguenze. Non soltanto perché non si tratta
di una nostra storia d'immigrazione. Magari. Chissà quando il cinema
italiano riuscirà a produrre un¿opera altrettanto matura sul più
importante problema dell'epoca.
Ma soprattutto perché la discussione sui clandestini da noi è
precipitata in tali abissi di miseria morale, politica e giuridica che
nulla sembra in grado di risollevarla a un grado di civiltà. Tantomeno
un'opera d¿arte, un film o un libro, insomma qualsiasi cosa non sia
chiacchiera televisiva.
La storia di Welcome nasce dall'amore di due adolescenti. Stavolta
Romeo e Giulietta sono curdi, separati non soltanto dalle famiglie, ma
anche da una guerra e da quattromila chilometri. Per amore di Mina,
Imail, ragazzo curdo che sogna di diventare un calciatore del
Manchester United, attraversa tutta l'Europa. Alla fine arriva a
Calais. Gli resta soltanto la Manica per raggiungere il suo sogno.
Senza permessi e senza soldi, Imail si mette in testa di attraversarla
a nuoto. Trova l'aiuto, dapprima diffidente, poi sempre più
appassionato, di un istruttore di mezza età, Simon, appena lasciato
dalla moglie. E la storia diventa quella fra un vero padre e un vero
figlio, che non sono padre e figlio.
Non è un film di buoni e cattivi. È un film di uomini e donne soli,
gente comune e migranti, poliziotti e vicini di casa, burocrati e
commercianti, né buoni né cattivi, ma deboli e piccoli di fronte a un
sistema che ha deciso di usare le paure e l'alibi della sicurezza come
nuova forma di controllo autoritario della società e degli individui.
Degli altri, di quelli che arrivano nelle stive delle navi, ma
soprattutto dei propri cittadini. Un sistema forte, razionale, gelido,
fondato sull'egoismo e in fondo condiviso da vittime e carnefici,
entrambi occasionali. Un mondo in cui l'amore folle di due ragazzi e la
complicità affettuosa di un uomo diventano atti eversivi, pericolosi.
Sentimenti forti, roba da clandestini.
Non è naturalmente soltanto il tema a fare di Welcome un bel film.
Philipe Lioret è uno dei migliori registi francesi, già collaboratore
di Robert Altman, ispiratore di The Terminal di Spielberg, ed è un
maestro nelle scene sull'inferno del porto di Calais. La scrittura è
perfetta ed è difficile trovare un aggettivo adeguato
all¿interpretazione di Simon da parte di Vincent Lindon, divenuto nel
tempo una dei più straordinari attori europei. È quasi impossibile
uscire dalla sala di Welcome con le stesse idee sull'immigrazione che
si avevano prima. Curzio Maltese (La Repubblica)
REGIA: Philippe Lioret, con: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana
The women
Mary
è ricca e affermata: ha una bella casa e una bella figlia, trascorre le
sue giornate con le amiche tra saloni di bellezza, club esclusivi,
locali alla moda, eventi mondani, spettegola su chiunque, ritiene la
sua vita stabile e il suo matrimonio solido e felice. Improvvisamente
però le cose cambiano: Mary viene abbandonata dal marito, che ha una
relazione extraconiugale con una giovane e formosa commessa, e diviene
lei stessa vittima del gossip. Le amiche accorrono…
Questa, in
sintesi, è la trama di The Women: una pellicola tutta al femminile
diretta da Diane English e interpretata da Meg Ryan, Annette Bening,
Eva Mendes, Bette Midler. Si tratta di un cast di prim’ordine al
servizio di una sceneggiatura frizzante remake del film The Women di
George Cukor del 1939 con Joan Crawford. Dunque: donne, solo donne,
nient’altro che donne alle prese con il difficile mestiere di madri,
l’infedeltà dei mariti, il coraggio in un mondo del lavoro ancora
soprattutto maschile…
Regia: Diane English, con: Annette Bening, Bette Midler, Debra Mesing, Jada Pinkett Smith, Meg Ryan
Anno: 2008
Yes Man
Carl Allen è un uomo la cui vita si è praticamente fermata — la sua
parola d’ordine è "no" — ma arriva il momento in cui aderisce a un
programma basato sul semplice impegno di dire sì a tutto e sempre. Il
potere del "sì", una volta scatenato, inizia a trasformare la vita di
Carl in modo straordinario e inaspettato, facendogli ottenere
promozioni sul posto di lavoro e aprendo le porte a una nuova storia
d'amore. Ma la sua disponibilità ad accogliere ogni opportunità può
creare qualche difficoltà inaspettata.
"Bella trovata, appartenente al libro di Danny Wallace (Mondadori): un
bancario infelice segue le idee del guru Terence Stamp, secondo il
quale "Il sì è il nuovo no" e occorre mantenersi positivi, aperti,
dicendo sempre di sì in ogni occasione. Oltre la trovata: i riempitivi
e Jim Carrey nei suoi vecchi toni comici" (Lietta Tornabuoni - L'Espresso).
Regia: Peyton Reed - Con: Bradley Cooper - Jim Carrey - John Michael Higgins - Terence Stamp - Zooey Deschanel - Anno: 2008