E20inscena di Stefano Mascagni
Scritto, diretto e interpretato da
Anna Mazzamauro
al pianoforte e alla fisarmonica Riccardo Taddei
Sferzante, sarcastica, ironica, pungente: Anna Mazzamauro, una delle più amate Interpreti della scena italiana, accompagnata da Riccardo Taddei al pianoforte e alla fisarmonica, affronta i temi della vita attraverso lo sguardo al femminile dei suoi più celebri personaggi. Dalla mitica signorina Silvani alla grande Anna Magnani, dallo sgangherato Gigi il bullo al Nasuto Cyrano, la Mazzamauro ci regala uno spettacolo in pieno stile suo, un recital fra musiche fra musiche e canzoni che stempera le grandi e piccole debolezze umane osservandole con un occhio divertito e coinvolgente.
L’onore è per me, l’amore è per voi. Ho attribuito l’amore a voi perché credo sia più bello essere semplicemente amati piuttosto che essere stimati, riveriti, degni, onorevoli, illustri e insigni. Ma se preferite il contrario il mio spettacolo non cambia! Ogni anno, ad ogni nuovo spettacolo, mi chiedo sorridendo a cosa serva la presentazione del testo da offrire al pubblico, la così orrendamente chiamata sinossi, come una malattia, come un disturbo. E tutti noi crediamo fermamente che il pubblico, dopo aver letto quel breve riassunto (dove noi che scriviamo ci affanniamo a far intendere che solo liquide risate scioglieranno i grumi del nostro tempo) corra al botteghino chiedendo affannosamente di voler prenotare quella sinossi, sì proprio quella, perché sa già che non ne potrà fare a meno, che si sente anche lui già un po’ sinottico, perché non c’è quasi più l’amorevolezza che cresce con gli anni insieme all’attore che si ama. Ma io la voglio quest’amorevolezza, così come la offro, meritandola s’intende. Come? Regalando con il mio spettacolo la grande emozione dei personaggi da raccontare (quella merdaccia schifosa della “Signorina Silvani”, “Mademoiselle Floria” regina dell’avanspettacolo, lo sgangherato “Gigi il bullo” macchietta petroliniana, la grandissima Anna Magnani, la voce irregolare e fascinosa di Wanda Osiris, il fine dicitore con un disturbo vocale, il nasuto Cyrano) con la stregoneria della comicità e il sortilegio del canto. Vi restituirò parole e musica se non sarete soddisfatti”. Anna Mazzamauro
Anna
Mazzamauro
inizia la carriera di attrice sul finire degli anni sessanta, quando diventa
impresaria di se stessa, aprendo un piccolo teatro in centro a Roma, Il
Carlino, dove muovevano i loro passi, fra gli altri, anche Wilma Goich, Edoardo
Vianello e Bruno Lauzi. Il
debutto cinematografico, “Pronto... c'è una certa Giuliana per te” di Massimo Franciosa, è presto seguito
dalla commedia musicale “Non cantare, spara”, insieme al Quartetto Cetra. Resa celeberrima al grande pubblico dal
personaggio della "Signorina Silvani", la vamp della serie di
fortunati film sul ragionier Ugo
Fantozzi, la Mazzamauro
non è solo una brillante caratterista e attrice comica, ma durante una carriera
trentennale ha saputo distinguersi in numerosi ruoli drammatici. Nei primi anni settanta si esibì in numerosi
spettacoli teatrali di cabaret dove presentava una serie di personaggi
femminili, caricature prese dalla società contemporanea, mettendo in evidenza
una notevole dose di intelligenza e autoironia. Fra i partner di scena Lino Banfi e Oreste Lionello. A suo agio più in teatro che al cinema, per l’esperienza
accumulata sul palcoscenico nel corso degli anni, annovera fra le
interpretazioni più interessanti ed efficaci “Raccontare Nannarella”, un
recital dedicato ad Anna Magnani
(nato nel 1970 e riproposto negli anni novanta), e Cyrano de Bergerac, dove l'attrice interpretava la parte del nasuto
protagonista, parte certamente non facile per una donna. Da sottolineare anche
il fatto che ad oggi sia stata l'unica donna nel mondo ad aver interpretato
tale ruolo. In televisione ha condotto “Scuola serale per
aspiranti italiani” per la regia di Enzo Trapani su Rai 2, è stata chiamata da Corrado
a far parte del cast del programma in diretta dal Teatro delle Vittorie in Roma
Gran Canal, fra gli altri, con Tullio
Solenghi e Patrizia Pellegrino
(1981 su Rai 2). Su Mediaset ha partecipato a “Grand Hotel” su Canale 5 nel 1985 a fianco dei migliori
comici dell'epoca per la regia di Giancarlo Nicotra ed a “Beato tra le donne” con Enrico
Papi per la regia di Beppe Recchia. Nel 2002 ha recitato nella
fiction di Canale 5 “Ma il portiere non
c'è mai?”. Fra le attività di doppiaggio, famosa quella
della sorellina in “Senti chi parla 2”.
Dalla rassegna
stampa
[…] straordinaria interprete di
personaggi che definire comici può sembrare, a buona ragione, riduttivo, dacché
incarnano, nelle loro caratteristiche peculiari, uno spirito popolare ora
buffonesco, ora disincantato, sempre, però, contraddistinto da un radicato e
profondo sentimento di comprensione ed indulgenza verso le debolezze e i vizi
umani. “Serata d’onore e d’amore” esibisce all’attenzione del pubblico, dunque,
un percorso attraverso le diverse anime femminili che hanno suggestionato la
carriera artistica dell’attrice romana, anzi, per essere più precisi, occorre
spiegare che Anna Mazzamauro, con singolare abilità e straordinario talento,
lascia che i diversi personaggi escano dalla densa realtà magmatica della
memoria e comunichino tra loro, rivelandosi come maschere assimilate dalla
comune cifra dell’atipicità, in un gioco al confine tra sortilegio medianico e
dissociazione schizoide. Dalla Signorina Silvani, arcinota caricatura resa
celebre dalla fortunata serie di film dedicati al Ragionier Ugo Fantozzi, fino
all’ incontro con l’intensa personalità dell’indimenticabile Anna Magnani, la Mazzamauro sembra
diversificare le molteplici dimensioni performative e narrative attraverso
un’equilibrata e composta rappresentazione di stati d’animo, di sentimenti e di
modi di essere, per cui un’accennata ma calibrata espressione del volto risulta
molto più efficace di qualsiasi abusata e semplicistica soluzione formale.
Dunque, ricorrendo alla formula dell’one woman show e facendosi accompagnare
solo dai momenti musicali affidati a Riccardo Taddei, l’ex pseudo-vamp
piccolo-borghese sognata da Ragionier Fantozzi, analizza e rappresenta sulla
scena i fantasmi interiori propri e quelli dei suoi personaggi, utilizzando
intelligentemente l’autoironia e la spontaneità.
Claudio Finelli Napoli, Teatro Il Primo, 23/11/07
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