STAGIONE DI PROSA "A PORTE APERTE"
VENERDÌ 30 MARZO 2012 ORE 21
TEATRO OUT OFF DI MILANO
LA GILDA DEL MAC MAHON
di GIOVANNI TESTORI
Con ELENA CALLEGARI, MATTEO PENNESE
Regia di LORENZO LORIS
Scena Daniela Gardinazzi
Costumi Nicoletta Ciccolini
Interventi visivi Dimitris Statiris e Fabio Cinicola
Musiche originali Matteo Pennese
Consulenza musicale Andrea Mormini
Luci Luca Siola
Consulenza artistica Mariagiovanna Frigerio, Alberico Archinto
Testori è
l’inventore di una straordinaria saga "neorealista", sulla storia
intima e privata della Milano degli operai e proletari degli anni cinquanta. La Gilda del Mac Mahon è uno
dei suoi racconti più significativi, scritto nel 1959 e poi pubblicato in una
raccolta di racconti dal titolo “I segreti di Milano”.
Una donna dalle
fattezze provocanti che somiglia vagamente alla famosa diva americana Rita
Hayworth e vive vicino al Ponte della Ghisolfa (quella che una volta era
l’estrema periferia a nord di Milano) si
innamora di un balordo, Gino Bonfanti e lo “ mantiene come un signore “
vendendo il proprio corpo. I personaggi come la Gilda sono emblemi della
"gioventù bruciata" che abitava le periferie milanesi nel dopoguerra
e viveva di sogni acerbi quanto ardenti, di amori consumati, di speranze deluse
e illusioni bruciate. Solo le luci del varietà riuscivano, per un attimo, a
lenire il grigiore di una periferia che offriva ben poco ai loro fremiti.
La precisione con
cui l’autore ci descrive i passaggi psicologici, le emozioni,
le sensazioni della protagonista ci permettono di immergerci totalmente
nella storia. A Testori non sfugge nulla della natura femminile. E questo
sentirsi compenetrato nel proprio personaggio ci è rivelato soprattutto dal percorso
che l’autore fa durante il racconto, in cui dall’uso della terza persona passa
piano piano a quello della prima persona: con una felice intuizione registica e
un’intensa prova d’attrice, anche la bravissima Elena Callegari veste prima i
panni dello scrittore, poi quelli della protagonista, in una notevole gamma di
toni, dalla fierezza alla fragilità, alla ribellione, alla tenerezza.
Giovanni Testori
(1923-1993), scrittore, drammaturgo, pittore, critico d'arte, poeta, regista,
attore. Esordisce come drammaturgo con La Maria Brasca (1960 regia di Mario Missiroli). Gli anni '60
sono segnati dal sodalizio con Luchino Visconti: tre racconti de “Il ponte della Ghisolfa”
costituiscono l'ossatura della sceneggiatura di Rocco e i suoi Fratelli. E’
degli anni '70 la “Trilogia degli Scarrozzanti” (Ambleto, Macbetto ed Edipus) e
i Promessi sposi alla prova con la regia di Andrée Ruth Shammah. Negli anni '80
insieme a Franco Branciaroli e al regista Emanuele Banterle Testori fonda la Compagnia degli
Incamminati. Massima risonanza ebbe In exitu (1988) con la memorabile
rappresentazione alla Stazione Centrale di Milano e poi all’Out Off per un mese
di repliche; nello stesso anno, sempre all’Out Off Testori volle tenere tre
indimenticabili lezioni sulla scrittura: “La parola come”.
Lorenzo Loris da 25 anni è
regista stabile della compagnia Out Off. Dopo essersi diplomato alla “Scuola
del Piccolo teatro” e aver frequentato un periodo di apprendistato con maestri
quali Carlo Cecchi e Luca Ronconi, dal 1986 ha realizzato un originale percorso
attraverso la drammaturgia contemporanea, analizzando con acuta sensibilità i
massimi esponenti del ‘900 (come Pinter, Beckett, Genet), senza dimenticare i
più grandi del passato (fra cui Goldoni e Ibsen). Il 17 ottobre 2011 ha ricevuto il Premio
della Critica come “specialista di messinscene pinteriane”. Fra i suo
spettacoli, I costruttori di imperi di B. Vian; Una bellissima domenica a Creve
Coeur di T. Williams; Autunno e inverno di L. Norén; Naufragi di don Chisciotte
di M. Bavastro - premiato al 45° Premio Riccione Teatro e nomination per la
migliore novità italiana al Premio UBU 2002; Un uomo è un uomo di B. Brecht; Le
serve di J. Genet; Finale di partita di S. Beckett; Bingo di E. Bond - Premio
UBU 2005 come la migliore novità in lingua straniera; Una specie di storia
d’amore di A. Miller; L’ultima sera di carnevale di C. Goldoni; Terra di
nessuno di H. Pinter; Il trionfo dell’amore di P. C. De Marivaux; Spettri di H.
Ibsen; La serva amorosa di C. Goldoni; Aspettando Godot di S. Beckett; Ultimi
rimorsi prima dell’oblio di J. L. Lagarce; Il guardiano di Harold Pinter;
L’Adalgisa di C. E. Gadda.